Scopri tutto su come dare in affitto il tuo immobile nella City
Se possiedi un immobile a Londra e hai deciso di metterlo in affitto, in questa guida troverai tante informazioni utili che ti aiuteranno ad avere una visione completa sull’argomento.
Prima di tutto partiamo da una domanda: perché dovresti affittare il tuo appartamento o la tua casa a Londra? Possedere una struttura nella City è sicuramente un sogno per tantissime persone, ma forse non tutti sanno che se l’immobile non è abitato ci sono molte spese da sostenere per mantenerlo.
Ad esempio, avere una casa di proprietà a Londra non a reddito comporta il pagamento di:
- Spese condominiali (in zona 1 per un bilocale possono variare dai £ 3,500 ai £ 6,000 all’anno)
- IVIE (Imposta Valore Immobili Estero), una vera e propria patrimoniale da pagare ogni anno al fisco italiano, che equivale allo 0.78% del valore dell’immobile se è detenuto da proprietari residenti in Italia
- Locazione imposta dal condominio, in quanto un appartamento vuoto fa aumentare il premio assicurativo perché essendo incustodito risulta pericoloso (possibili perdite, scoppio, infestazione di topi, ecc.).
D’altro canto, mettere in affitto un bilocale a Londra può portarti fino a £ 2,000 al mese, per un totale di £ 24,000 all’anno. Oltre a coprire tutte le spese, la locazione genera un reddito extra ogni mese su cui potrai contare.
A questo punto, passiamo a vedere nel dettaglio come mettere in affitto una casa o un appartamento a Londra, considerando tutti gli aspetti indispensabili.
Affittare casa: regole e documenti necessari
Una volta deciso di dare in affitto il tuo immobile a Londra, inizierai sicuramente a chiederti quali sono i documenti che servono per affittare casa.
Essenzialmente la legge prevede:
- Contratto di locazione AST (Assured Shorthold Tenancy Agreement)
- Successiva registrazione del deposito in un ente regolato dal Governo come TDS (Tenancy Deposit Scheme) o DPS (Deposit Protection Scheme)
- Certificati di agibilità, ovvero Gas Certificate, EICR (Electrical Installation Condition Report) ed EPC (Energy Performance Certificate).
Per sapere di più sulle certificazioni necessarie per affittare casa a Londra, visita la nostra pagina dedicata.
Come fare un contratto di affitto
Locare una proprietà a Londra per molti si riduce alla realizzazione di un semplice contatto di locazione che banalmente si può reperire online. La situazione tuttavia è più complessa e il DIY (Do It Yourself) di solito non garantisce l’adempimento di tutti i doveri e non tutela davvero il proprietario di casa.
Se non esegui tutti gli step necessari, rischi infatti di consegnare le chiavi a un inquilino che, forte del fatto di un vizio di forma nel contratto, potrebbe crearti grandi problemi nel tempo.
Ecco come si dovrebbe fare un contratto di affitto:
- Dopo aver ottenuto l’interesse per la proprietà e la relativa offerta si passa alla stesura del contratto; è buona norma mandare all’inquilino il “tenancy guide” ovvero termini e condizioni che si andranno a firmare, per evitare spiacevoli inconvenienti post stesura del contratto
- Una volta raccolto il deposito (che non deve superare 1 settimana e non è vincolante qualora non si firmi il contratto), si procede alla stesura della proposta contrattuale che verrà letta e firmata
- È obbligatorio allegare al contratto le certificazioni per dimostrare che la casa è a norma
- Una volta firmato il contratto è obbligatorio allegare e notificare il certificato di avvenuto deposito, il leaflet che spiega come gestire il deposito e quello “how to rent” con i diritti e i doveri delle parti.
Fatti tutti questi passaggi, il contratto si può ritenere valido e forte anche in caso di controversia. Al contrario, se invece manca anche un solo punto e la locazione non procede in modo amichevole, l’inquilino può far valere le proprie ragioni.
Affitto a breve o lungo termine?
Visti tutti gli aspetti principali su come dare in affitto un appartamento a Londra, facciamo un piccolo approfondimento sulla durata della locazione. Quali sono le differenze tra affitto a breve e lungo termine?
In sostanza, l’affitto a breve termine (short term) indica locazioni anche di 1 solo giorno fino a un massimo di 6 mesi, mentre la locazione a lungo termine (long term) dura dai 6 mesi a salire e di norma si aggira intorno ai 12, 24 o 36 mesi.
A livello normativo si tratta di 2 tipi di contratti diversi: la locazione a breve termine ricade in un “holiday licence” ovvero una licenza vacanze, mentre quello a lungo termine ricade nell’AST.
Per capire meglio le differenze tra affitto a breve e a lungo termine e scoprire quali sono i pro e i contro, dai un’occhiata alla pagina dedicata nel nostro sito.
Rivolgiti a Welcome Home per mettere in affitto la tua casa a Londra
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